Le istituzioni europee hanno sviluppato un percorso dedicato alla partecipazione della gioventù alla società di cui fa parte. Obiettivi e risorse per aiutare ragazze e ragazzi a diventare adulti consapevoli. E il 2022 è diventato l’Anno dei giovani: attività per 8 milioni di euro finanziate dai programmi Erasmus+ e dal Corpo europeo di solidarietà per sviluppare la cittadinanza attiva del futuro.

https://europa.eu/youth/news/read-report-eu-youth-strategy-2019-2021-here_en
Una strategia per i giovani dell’Unione europea. O, in altri termini, una strada per la loro partecipazione democratica e al loro diventare cittadini adulti consapevoli delle società di cui fanno parte. È il succo della strategia che l’UE ha elaborato per la gioventù e desidera che i giovani si impegnino e diventino cittadini che partecipano attivamente alla democrazia e alla società.
La strategia dell’UE per la gioventù rappresenta il quadro di riferimento per la collaborazione a livello europeo sulle politiche giovanili nel periodo 2019-2027 per sfruttare al massimo le potenzialità offerte dalle politiche per i giovani, promuovere la partecipazione dei giovani alla vita democratica, sostenerne l’impegno sociale e civico e puntare a garantire che tutti i giovani dispongano delle risorse necessarie per prendere parte alla società in cui vivono.
11 obiettivi europei per i giovani
La strategia dell’UE per la gioventù si concentra su tre settori d’intervento fondamentali: mobilitare, collegare, responsabilizzare. Con “mobilitare”, la strategia dell’UE per la gioventù punta ad una significativa partecipazione civica, economica, sociale, culturale e politica dei giovani. Per collegare, la Commissione sottolinea che i giovani europei sono sempre più connessi. I collegamenti, le relazioni e lo scambio di esperienze costituiscono una risorsa fondamentale per la solidarietà e il futuro sviluppo dell’Unione europea. Il modo migliore per promuovere tali collegamenti è tramite diverse forme di mobilità. Infine, con responsabilizzare, l’Ue intende il fatto che significa incoraggiare i giovani a prendersi carico della propria vita. Oggi i giovani di tutta Europa si trovano ad affrontare varie sfide e l’animazione socioeducativa in tutte le sue forme può fungere da catalizzatore per la responsabilizzazione.
Durante una serie di dialoghi condotti tra il 2017 e il 2018 che hanno coinvolto giovani provenienti da tutta Europa, sono stati messi a punto 11 obiettivi europei per i giovani. Questi obiettivi individuano problematiche trasversali che incidono sulla vita dei giovani e rappresentano delle sfide. E la strategia dell’UE per la gioventù dovrebbe contribuire a realizzare la visione dei giovani.
Gli 11 obiettivi sono collegare l’UE e i giovani; parità di genere; società inclusive; informazione e dialogo costruttivo; salute mentale e benessere; sostegno ai giovani delle aree rurali; lavori di qualità per tutti; apprendimento di qualità; spazio e partecipazione per tutti; Europa verde sostenibile; organizzazioni giovanili e programmi europei.
La strategia dell’UE per la gioventù dovrebbe contribuire a realizzare questa visione dei giovani mobilitando strumenti strategici a livello europeo e favorendo interventi sul piano nazionale, regionale e locale da parte di tutti i soggetti interessati. Infatti, la strategia dell’UE per la gioventù si avvale di diversi strumenti, come le attività di apprendimento reciproco, i pianificatori delle future attività nazionali, il dialogo dell’UE con i giovani, la piattaforma della strategia dell’UE per la gioventù e gli strumenti basati su dati concreti. Il contatto della Commissione europea e punto di riferimento visibile per i giovani è il coordinatore dell’UE per la gioventù.
Piano di lavoro
Il piano di lavoro dell’UE per la gioventù 2019-2021 prevede diverse attività: gruppo di esperti sugli indicatori; gruppo di esperti sulla solidarietà transfrontaliera; attività di apprendimento tra pari sugli approcci intersettoriali nell’animazione socioeducativa; studio volto a proporre un insieme di strumenti per le politiche locali a favore dei giovani; gruppo di esperti su un approccio alle politiche per la gioventù basato sui diritti; attività di apprendimento tra pari sulla governance e la partecipazione a più livelli; esercizio di apprendimento tra pari sull’animazione socioeducativa digitale; attività di apprendimento tra pari sulle attività di solidarietà nazionali; attività di apprendimento tra pari sulle modalità innovative di finanziamento dell’animazione socioeducativa.
La Strategia per i giovani ingloba, quindi, la decisione della Commissione europea di rendere il 2022 l’anno europeo dei giovani. Come annunciato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo stato dell’Unione 2021, il 2022 è designato come Anno europeo dei giovani.
Cosa significa Anno europeo dei giovani?
Anno europeo dei giovani significa che nel corso del 2022 la Commissione coordinerà una serie di attività a stretto contatto con il Parlamento europeo, gli Stati membri, le autorità regionali e locali, le organizzazioni giovanili e i giovani stessi. Le iniziative beneficeranno di un sostegno pari a 8 milioni di euro provenienti da Erasmus+ e dal Corpo europeo di solidarietà, un’integrazione speciale per l’Anno europeo dei giovani decisa dall’autorità di bilancio per il 2022. Anche altri programmi e strumenti dell’Unione contribuiranno in modo significativo agli obiettivi e alle attività dell’Anno. I giovani europei beneficeranno di molte opportunità per acquisire conoscenze, abilità e competenze per il loro sviluppo professionale e per rafforzare il loro impegno civico a plasmare il futuro dell’Europa.
Per onorare, sostenere e coinvolgere i giovani a tutti i livelli, l’Anno europeo dei giovani perseguirà quattro obiettivi: rinnovare le prospettive positive per i giovani, con particolare attenzione agli effetti negativi che la pandemia di Covid-19 ha esercitato su di loro, evidenziando al contempo in che modo le transizioni verde e digitale e altre politiche dell’Unione offrono opportunità ai giovani e alla società in generale; sostenere i giovani, anche attraverso l’animazione socioeducativa, in particolare i giovani con minori opportunità, provenienti da contesti svantaggiati ed eterogenei o appartenenti a gruppi vulnerabili ed emarginati, affinché acquisiscano conoscenze e competenze pertinenti e diventino quindi cittadini attivi e impegnati, ispirati da un senso di appartenenza all’Europa; aiutare i giovani ad acquisire una migliore comprensione delle varie opportunità a loro disposizione e a promuoverle attivamente, a livello europeo, nazionale, regionale o locale, per sostenere il loro sviluppo personale, sociale, economico e professionale; integrare le politiche a favore dei giovani in tutti i pertinenti settori strategici dell’Unione, in linea con la strategia dell’UE per la gioventù 2019 – 2027, al fine di incentivare l’integrazione della prospettiva dei giovani a tutti i livelli del processo decisionale.
La Commissione ha evidenziato che, affinché l’Anno dei giovani abbia successo, è importante dargli forma insieme alle persone che ne trarranno i maggiori benefici. Anche i giovani e le organizzazioni giovanili sono strettamente coinvolti nell’organizzazione dell’Anno. Dal 22 ottobre al 21 novembre si è svolta un’indagine online per raccogliere aspettative e suggerimenti. Da una relazione sull’indagine emerge che sono pervenute quasi 5 000 risposte da tutti gli Stati membri. La maggior parte degli intervistati (58,8%) ha affermato di voler contribuire attivamente all’Anno europeo dei giovani.
L’Anno sarà anche collegato alla Conferenza sul futuro dell’Europa, in cui i giovani svolgono un ruolo cardine. Un terzo di ciascun panel europeo di cittadini è costituito da giovani, di età compresa tra i 16 e i 25 anni, e una uguale percentuale di giovani figura tra gli ambasciatori dei panel, che trasmettono raccomandazioni alle sessioni plenarie della Conferenza e discutono con i deputati al Parlamento europeo, i politici nazionali, i Commissari e altri membri della plenaria che rappresentano gli organismi dell’UE e la società civile. Il Presidente del Forum europeo della gioventù è anche membro della sessione plenaria della Conferenza.
Commenti UE
“Proclamando il 2022 Anno europeo dei giovani sosteniamo i giovani europei nella difesa e nella promozione della libertà, dei valori, delle opportunità e della solidarietà. Lo dobbiamo alle generazioni che hanno sofferto di più nel corso della pandemia e che ora devono riprendere in mano la loro vita”, ha commentato Margaritis Schinas, Vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo.
“Comprendiamo tutti l’importanza di mettere i giovani in primo piano e di celebrare la loro resilienza dopo due anni molto impegnativi. Invito tutti i giovani europei a partecipare ai numerosi eventi, alle iniziative e alle azioni in programma a partire da gennaio 2022″, ha proseguito Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, ha dichiarato. “Desideriamo che facciano sentire la loro voce e orientino le decisioni che adotteremo per il loro futuro. Auspichiamo che questo Anno sfoci in azioni concrete che permarranno ben oltre il 2022. Insieme, faremo di questo Anno un successo”, ha sottolineato.
Giulia Torbidoni TNC
Fonti:
https://europa.eu/youth/home_en
https://europa.eu/youth/strategy/creativity-culture_it
https://europa.eu/youth/strategy_it
https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_21_6648
Fonte della foto:
https://europa.eu/youth/news/read-report-eu-youth-strategy-2019-2021-here_en